Mughetto fiore simbolo del Primo Maggio
La "festa del mughetto" nel primo di Maggio trae le sue origine nel 1561 con Carlo IX di Valois (figlio di Enrico II e Caterina de'Medici) che, avendo ricevuto un mazzolino di mughetto come portafortuna, decise di offrirne uno ad ogni dama di corte.
Nei primi del novecento sempre in Francia e sempre lo stesso giorno, fecero la stessa cosa gli stilisti che regalarono un mazzetto di mughetto a tutte le loro operaie, diventando ufficiosamente nel 1976 simbolo della festa del lavoro rimpiazzando la rosa all’occhiello.
Questa la motivazione che lo lega alla giornata del primo di Maggio in associazione al significato "moderno" di simbolo della festa del lavoro.
Nel passato diverse leggende lo legano sia a miti antichi , romani ed egizi, che a simboli cristiani: le lacrime della Madonna etc..in ogni caso è figura di buon auspicio, di felicità proprio per il fatto che fiorisce a Maggio mese dell' esplosione della Primavera in tutta la sua vitalità. Tutto questo è riportato nei suoi tanti nomi volgari: giglio delle convalli, giglio di Maggio, giglio di S.Maria. è un portafortuna, utilizzato molto spesso nei bouquet delle spose. Analizzando il segno, che ci riporta al suo utilizzo come rimedio, è un monocotiledone formato da due verdi foglie basali e da tanti fiorellini bianchi disposti su un racemo a forma di corolla di sei lobi. Quindi è espressione della perfezione divina in terra che nella propria manifestazione da Uno abbraccia la legge duale per perfezionarsi in una moltitudine di luci bianche messe in sesto e ordinate lungo una linea che dall'alto si ripiega verso il basso a portare luce e purezza.è quindi legato alla legge terrena della dualita' che può essere equilibrata a livello del cuore ma un cuore che ha capito, grazie alla sua esperienza e saggezza, che la felicità è essere in purezza guardando i propri passi in umiltà, non diviso con i propri compagni di viaggio che, insieme a lui (i fiori sono nello stesso lato), seguono la via. I semi sono racchiusi in una bacca rossa che avverte la sua tossicità come a voler dire che la propria delicatezza e divinità semplice non sia da prendere alla leggera ma occorra portarle rispetto e attenzione. A livello farmaceutico ha comunque proprietà cardiotoniche e diuretiche ma è una pianta velenosa per il suo contenuto di glicosidi cardioattivi tra cui la convallatossina, con azione cardiocinetica. Di conseguenza è sconsigliato l’uso senza il consiglio del proprio medico che spesso lo prescrive per i cuori cosiddetti senili ma ricchi di vita vissuta. Osservandolo il mughetto riscalda il cuore attraverso un sentire puro e innocente.
Mimì
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