Imbolc
Fa parte delle date in cui si celebravano gli inizi delle attività agrarie-pastorali attraverso i sacri fuochi e quindi la luce che nutre, trasmuta, protegge e vivifica.
In particolare nella notte di Imbolc si onorava il risveglio primaverile della Natura con riti di purificazione.
Collegata a Brigit, Dea Bianca, si rivolgeva particolarmente ai guerrieri, cui veniva fatta bere una bevanda con miele e erbe allucinogene, che stimolavano l’energia fisica e spirituale. La purificazione della casa era simboleggiata dall’accensione di candele e quindi questa festa è rimasta nel Cristianesimo con il rito della Candelora, quando in tutte le chiese si benedicono le candele a protezione delle famiglie dall'oscurità dell'ignoranza e nella tradizione dei nostri nonni si mettevano nelle varie "croci" a protezione dei campi contro le calamità.
C'è un fiore che simboleggia questo giorno, è il bucaneve simbolo di vita e speranza.
Infatti il segno della pianta ci riporta al divino Trino e puro, nel bianco che indica nuova nascita. All' interno gli altri tre petali sono screziati di verde che è vita che rinasce.
Numericamente abbiamo quindi sei petali con una fila doppia centrale che equivale a un nove: Padre 3, Figlio 6 e Spirito 9.
Il 3 6 9 che è la successione della manifestazione della volontà divina sulla terra.
Mimì
Commenti
Posta un commento