5 - 14 Aprile Cassiopea/Olmo

5 - 14 Aprile
Costellazione: CASSIOPEA
Pianta: OLMO

In questa decade vediamo Cassiopea regina di Etiopia e l'Olmo che è sia una runa che un fiore di Bach.
Abbiamo lasciato la precedente decade che ci ha presentato la necessità di purificare il nostro intento e qui vediamo ciò che veramente sia utile per raggiungerlo e conseguentemente per evolvere la nostra coscienza. 
Il mito di Cassiopea mostra una regalità diversa da quella manifestata dal re Cefeo, che è pronto al sacrificio pur di essere una buona guida per il prossimo.
Cassiopea sa il suo potenziale: è forte, capace, bella, incarna ed esprime tutte le caratteristiche di una dea ma dimentica di essere un umano anteponendo il desiderio di ambizione per se stessa, rispetto al desiderio di ricongiungimento con il divino. 

Il mito racconta che un giorno, rivolta verso il mare, Cassiopea si immaginò di gareggiare in bellezza con le Nereidi, figlie di Poseidone, una sfida che per gli dèi significò Hybris ovvero insolenza e oltraggio, una condizione in cui gli uomini pretendono di superare la loro umana condizione,  osando sfidarli e di conseguenza innescare la loro vendetta anche sul mondo attorno, persone e cose. Con la gara che indisse, in realtà lei desiderava che le divinità riconoscessero che la sua bellezza andava oltre l’umano. Cassiopea incarnava una qualità divina destinata a svanire a causa dell’effimera condizione mortale, richiedendo riconoscimento e giustizia lei attestò di non accontentarsi della sua condizione di figlio, divino ma figlio protetto dal Padre e non in conflitto con Lui.

Un bisogno di riconoscimento che si riscontra con il fiore di Bach Elm in cui il soggetto è spinto nel compiere grandi e nobili imprese, non tanto per sé ma per gli altri ma le abbandona perché scoraggiato e bisognoso di sostegno, appunto di essere riconosciuto.

Questa è la decade adatta a portare attenzione sull'autostima e la fiducia sfruttando l'archetipo della regalità che è lavorare per un intento più grande, oltre il personale ma avendo ben chiaro il concetto di umiltà, cioè il riconoscere il limite dell'umana natura.
Lavorare riconoscendo che la casa (runa X "Geofu" che rappresenta la casa) non è solo il proprio orticello ma il mondo intero, l'intero Creato dove trovare risorse e fratelli per compiere la Grande Opera.

I nati sotto questa decade sono spinti proprio a farsi prima pietra fondamento della Casa Comune stando attenti a non peccare di vanità ma neanche cadere nella sfiducia di se stessi, riconoscendo la propria divinità interiore che umanamente si pone al servizio del Grande Disegno, abbandonando le futilità.

Inoltre occorre ricordare che per essere "regali" è importante sperimentare la propria autostima stando nel mondo partecipandone all'evoluzione,  non solo stazionando in meditazioni o pratiche ascetiche.

L'Olmo rappresenta la casa e la "viriditas" di Ildegarda, di cui si è già parlato. Per sentire il suo potenziale occorre mangiare le sue sanare (semini che "sanano") in insalata e i germogli da cuocere tra le erbe cotte.
I rametti a Y, forma della Natura e della sua forza rigeneratrice, sono i bastoncini del rabdomante x trovare l'acqua, che è elemento di vita che concorre ad essa dopo che la materia sia vivificata dallo Spirito Creatore.
L’Olmo è l’albero profetico caro ai Templari,  la pianta della chiara visione, della divinazione e della profezia, dell'intuizione.
 Era considerato dagli antichi l’albero dei sogni, dedicato a Morfeo e anche l’albero della giustizia, sotto il quale si riunivano gli anziani. Nella mitologia scandinava il primo uomo nacque da un Olmo (albero femminile) e da un Frassino (albero maschile) ad indicare il suo legame con la femminilità e il senso di bellezza.
Nel suo  impiego nel sorreggere la vite, come un marito sostiene la moglie, è spesso usato come simbolo dell'amore coniugale e dell'amicizia.  L’Olmo ha anche un uso magico: è utile per mettere ordine alla confusione, per aiutare quelli che non si sentono all’altezza (autostima).
Ha anche legami con la religiosità cristiana in quanto sotto di esso vi apparve la Vergine, legame che si ritrova con la costellazione, Cassiopea, collegata alla Maddalena (nell'espressione della qualità di bellezza del divino e nel tentativo di qualche scienziato di ribattezzarla con tale nome, essendo costituita da 5 stelle a forma di M).

Regaliamo i rametti di olmo per infondere fiducia nelle persone, nel loro cammino, nel loro esistere.
Mimì 

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