il Filadelfo, il fiore dell'angelo


Occorre porre l'accento sul significato della festività della "Pasquetta", che allunga quella pasquale di un giorno e che per la maggior parte degli italiani significa scampagnate e gite fuori porta.
Non c'è nulla di sbagliato visto che la festa è stata introdotta dallo Stato Italiano come festività civile dal dopoguerra e che per la Chiesa cattolica non appartiene al calendario liturgico particolareggiato ed è indicato semplicemente come lunedì dell'Ottava di Pasqua, come tutti gli altri giorni della settimana dopo di Essa (martedì dell'Ottava ecc..).
In ogni caso è detto dell'angelo in ricordo e onore all'angelo che, secondo tutti e quattro i Vangeli (due angeli secondo Luca e Giovanni e uno secondo Marco e Matteo), diede l'annuncio della resurrezione del Cristo alle donne in visita al sepolcro, tradizionalmente: Maria di Magdala, Maria madre di Giacomo e Salomè, le donne mirofore ossia portatrici di mirra.

 "Si fece iniziatore delle donne ignare un angelo sfolgorante che disse loro: perché cercate con lamenti il vivente, colui che da la vita al genere umano? È risorto dai morti il Cristo Dio nostro, perché è onnipotente, e dona a tutti noi vita incorruttibilità, illuminazione e la grande misericordia."
( Anatolio,  inno Vespri del sabato, culto bizantino)

Ora simbolicamente vediamo attraverso il linguaggio dei fiori e dei numeri cosa significhi tale incontro del messaggero/i con l'energia femminile, rappresentata dalle tre Marie testimoni sotto la croce (un quattro elevato dalla quinta essenza che è il Cristo al centro): 5(simbolo del femminile vergine)x3=15; 1+5=6 equilibrio tra Cielo e Terra ed energia di manifestazione Cristica; 15+5(croce spiritualizzata)= 20 dualità terrena terreno in cui si attua la Manifestazione.

Qualcuno potrebbe contraddire rispetto   al significato "femminile" del 5 che, secondo il significato dei numeri applicato al theos di nascita, il 5 rappresenterebbe il numero dell'amore e dell'uomo libero in pienezza di realizzazione, pitagoricamente come rappresentazione della perfezione nell'essere vitruviano.
Questo significato femminile di un numero dispari formato da un 2 femminile e un 3 maschile,  deriva dal significato che il 5 assume in molte culture antiche e nella sua espressione di amore:
- il quinto mese dell'anno, Maggio, che è dedicato alla potenza femminile vivificatrice di derivazione romana dalla divinità Maia della fecondità e del risveglio della primavera, consacrato dai cristiani alla Madonna,
- il pentacolo come amuleto di protezione dagli spiriti maligni e influssi negativi grazie all'intercessione della Grande Madre, adottato nei paesi dell'Asia Minore,(vedi anche la mano di Fatima utilizzata per lo stesso scopo),
- la stella a cinque punte con cui gli antichi designavano Venere, espressione del femminile e dell'amore, nel numero delle due congiunzioni.
Tutto ciò espresso nel linguaggio dei fiori con la rosa mistica a cinque petali in cui è racchiusa la quinta essenza o sostanza divina. La rosa simbolo di Iside, Afrodite e Maria.

L'incontro con l'angelo avviene metaforicamente attraverso un altro fiore simile ma a quattro petali il Filadelfo che significa "che sente l'amore Fraterno".
L'etimologia del nome deriva dal greco "phileo",io amo e "adelphos", fratello. Il nome specifico "coronarius"allude ai numerosi stami che lo caratterizzano.

La scelta di tale nome potrebbe derivare dal  profumo che potrebbe simboleggiare, appunto, la profondità dell’affetto fraterno.
I Philadelphus vengono chiamati anche « fiore del Paradiso », « filadelfo » e « pianta degli zufoli » o « siringa » perché 
dai rami si ricavavano un tempo fischietti, da qui probabilmente il collegamento con gli angeli visti come messaggeri del divino.
In ogni caso il filadelfo, con la sua unica e breve fioritura a maggio, dà beatitudine e aiuta nella ricerca di ciò che ci serve.

Esotericamente l'incontro tra le Marie (la forza trina della quinta essenza) e l'angelo (il messaggio candido della croce che ha in sé la corona cioè la divinità 4+1) formano quella dualità che non è fine a se stessa ma conosce la potenza del seme e il fatto che l'energia del Cristo non è nascosta ma presente nella creazione. Occorre soltanto evocarla, dopo averla conosciuta, per averla disponibile come energia di grazia e amore capace di mutare la condizione dell'uomo, la sua sterile materialità. Tutto è a disposizione ma dobbiamo aprire le orecchie per comprendere il vero messaggio dell'angelo.
Pensando invece al numero dei petali dei due fiori e tralasciando la quinta essenza intrinseca degli stami: rosa 5 (l'uomo in cammino) e filadelfo 4 (il costruttore di realtà), abbiamo la seguente espressione 5x3+4 che dà come risultato 19 ossia 9+1=10 l'IO SONO, compimento dell'uomo che ha appreso la propria divinità e sa vivere in verità e giustizia nel qui e ora essendo espressione totale dei 19 fiori che compongono il grande fiore della vita o, come preferisco chiamarlo io, frutto della vita che è appunto l'uomo che è stato inseminato dall'energia Cristica e ha dato il frutto, espressione di volontà, del Creatore.
Mimì 

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