25 aprile - 4 maggio ERIDANO/TIGLIO
Costellazione: ERIDANO (FIUME DELLA VITA)
Pianta: TIGLIO
Nel mito classico è un personaggio naturale, un fiume appunto, della storia di Fetonte, figlio di Apollo, il dio del Sole. Fetonte chiese al padre di attraversare il cielo utilizzando il suo carro. Apollo diede il suo permesso ma Fetonte, avvicinatosi troppo alla terra prese fuoco e cadde nel fiume. Quindi il mito indica che è buona cosa girare intorno alle acque, che assumono la forma del contenitore che le contiene, che farsi sommergere da esse.
Il significato stretto del mito legato al fiume è l'attenzione nel rischiare senza avere l'esperienza e il giusto discernimento. Fetonte chiede al Padre un qualcosa di cui non è pronto e anzi rischia, non ricordandosi delle indicazioni del padre stesso, si brucia e poi muore. Cade nel fiume, preso dal turbinio del fiume che rappresenta la vita, è morto ed è anche affogato e quindi assorbito totalmente dalla vita perdendo se stesso....credo che voglia
dire proprio questo: se non sappiamo chi siamo oppure ci crediamo di essere di più della nostra intima sostanza e facciamo tante cose , ci disperdiamo e non viviamo la nostra vita ma ci lasciamo vivere perdendo tutto il nostro tempo e il nostro spazio.
L'insegnamento è quindi stare attenti a non entrare nell'acqua ma essere il contenitore dell'acqua (vita) che in noi fluisce adattandosi a come noi siamo, in modo che la vita non ci sommerga nascondendoci la nostra vera natura e il nostro scopo.
In un'altra sfaccettatura possiamo vedere il fiume attraverso la sua componente: l'acqua.
Le acque sono i nostri istinti e le nostre emozioni che se non ben governate , risultano tumultuose all'interno di noi stessi.
Se le stesse poi sono ordinate al raggiungimento di uno scopo: gli istinti verso la sopravvivenza, base per la vita reale e le emozioni verso una qualità da maninfestare o un'esperienza da trasformare per la nostra crescita; sono utili per l'evoluzione spirituale di ognuno.
Il fiume ci dimostra che può essere utile emozionarsi quando si è troppo concentrati su un obiettivo troppo ambizioso per noi, lontano dalla nostra umana natura. Se ritorniamo nelle emozioni e negli istinti torniamo nel flusso ma essi devono essere ordinati per non risucchiarci e trascinarci inconsapevolmente. Poi il fiume tornerà al mare come il figlio prodigo torna al padre.
Per sapere cosa è importante davvero per noi e non rischiare di perdere il controllo occorre sapere ciò che il cuore vuole davvero per noi, in questo subentra lo spirito della pianta associata: il tiglio.
Il tiglio, di cui si possono mangiare le foglie in insalata o utilizzare per infusi che tranquillizzano il cuore, è la pianta che mette in comunicazione la mente con il cuore.
Il suo legno è utilizzato negli studi notarili, dove ciò che è sancito deve essere per forza in accordo con i corpi perché la scelta fatta non può essere modificata.
Mettendo in accordo la mente con il cuore, può aiutarci ad essere serenamente nella nostra presenza e scegliere ciò che è veramente importante e duraturo per noi stessi e quindi non sommersi dalla vita nel suo turbinio ma fluire con essi verso la nostra vera metà.
I nati sotto questa decade possono aiutare gli altri, con il loro esempio di modus vivendi, ma per primi loro devono fare attenzione a contenere le proprie ambizioni sia per non soccombere dal peso del compito che per non superare la volontà del Padre.
Mimì
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